Tra le compagnie internazionali che operano in Nigeria, Eni è una delle più impegnate nel sostegno di oltre 290 comunità locali attraverso lo sviluppo di numerosi progetti nel Delta del Niger. Gli interventi coprono un’area molto vasta che interessa
quattro Stati: Rivers, Bayelsa, Delta e Imo State e sono stati avviati da Eni, attraverso la sua consociata NAOC, a partire dagli anni 80. Eni è stata infatti una delle prime compagnie a comprendere la necessità di fornire un aiuto concreto nelle aree in cui opera, migliorando le condizioni di vita delle comunità locali, creando numerose opportunità di lavoro per le popolazioni e realizzando allo stesso tempo le condizioni perché la ricerca e produzione di idrocarburi potessero continuare senza interruzioni. L’attenzione e l’impegno sociale di Eni nel Delta del Niger hanno permesso che nel corso degli anni si venisse a creare una condizione di disturbo dell’attività produttiva minore di quella che contemporaneamente vedeva coinvolte altre compagnie impegnate nella stessa area. Ed è in virtù dei risultati conseguiti da Eni che altri operatori hanno preso a modello il nostro approccio, traendo spunto da uno dei nostri primi progetti sociali denominato “Green River Project” (GRP). Tra i progetti più importanti ricordiamo anche, in campo sanitario, il “Roll-Back Malaria” per la cura e la prevenzione della malaria. L’impegno quotidiano della NAOC si traduce inoltre nella sottoscrizione di accordi con le comunità locali per necessità specifiche che di volta in volta si creano nello svolgimento delle attività operative. Eni dal 1998 ad oggi ha realizzato investimenti in attività sociali per circa 97 milioni di US$, 20 milioni dei quali per il solo progetto Green River Project. Grazie alle iniziative condotte da Eni in campo sociale negli ultimi dieci anni, le perdite di produzione causate da tensioni sociali hanno subito una considerevole riduzione, passando da circa il 12% nel 1998 , a meno dell’1% nel 2005. Eni si è inoltre attivata a fronte di emergenze specifiche, come per la recente tragica esplosione di un oleodotto verificatasi a Lagos il 26 dicembre scorso, esplosione che ha provocato la morte di 284 persone e il ferimento di altre 42. Eni ha inviato sul posto medicinali, apparecchiature indispensabili e un equipe medica formata da specialisti in chirurgia plastica e anestesia, più personale infermieristico da sala operatoria. Sul posto è stata presente da subito una prima equipe medica dell’ Eni impegnata nel difficile compito di cura e assistenza delle vittime del disastro.
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