Il lungo cammino del “cane a sei zampe” in mostra a Genova

Nuova tappa per la mostra itinerante Il cane a sei zampe. Un simbolo tra memoria e futuro: stavolta la cornice è Genova, dove resterà visibile presso il Palazzo Grimaldi della Meridiana (Salita San Francesco) dal 23 ottobre al 2 novembre.

Attraverso un percorso fatto di fotografie, film di repertorio e documenti provenienti dal ricchissimo archivio storico di Eni, la mostra narra la lunga storia dell’azienda dal 1953 ad oggi e le trasformazioni del suo celebre logo, disegnato nel 1952 dallo scultore Luigi Broggini. Così come è avvenuto per le altre edizioni, anche per la tappa genovese dall’archivio sono state selezionate immagini che raccontano il rapporto di Eni con la città che ospita la mostra: qui si ricorda la realizzazione dell’Oleodotto dell’Europa centrale che, partendo proprio da Genova, arrivava fino nel cuore della Baviera, portando il petrolio estratto in Iran.

Di rilievo anche la sezione dedicata all’impegno di Eni nel mondo della scuola e della ricerca. Il progetto Eniscuola è stato avviato nel 1985, per interagire con le scuole italiane sui temi dell’energia e dell’ambiente. Nel luglio del 2010 si è arrivati, grazie a questo impegno costante, alla firma del protocollo d’intesa con il Miur e alla realizzazione di un portale ricco di risorse multimediali  dedicate in particolare alle materie scientifiche e alla lingua inglese. Nell’area dedicata alla scuola e alla ricerca, il visitatore può navigare sul portale eniscuola.net, visionando il materiale didattico sui temi dell’energia, dell’ambiente e dell’efficienza energetica. D’altronde ricerca e tecnologia sono due ambiti strategici per Eni: basti pensare alla collaborazione con il MIT – Massachussetts Institute of Technology di Boston, e al premio Eni Award, istituito per dare riconoscimento all’innovazione sull’ambiente e al migliore utilizzo delle fonti energetiche.

La mostra, che espone anche numerosi memorabilia, video e vignette satiriche, offre un panorama degli anni della ricostruzione e del “boom” tra storia, costume e società, in un’ottica di edutainment di sicuro impatto anche per il pubblico delle scuole.