Eni: Calendario degli eventi societari per l’anno 2016
Eni comunica al pubblico le date di diffusione dei risultati economico-finanziari che saranno esaminati dal Consiglio di Amministrazione e dall’Assemblea nel corso del 2016.
Eni comunica al pubblico le date di diffusione dei risultati economico-finanziari che saranno esaminati dal Consiglio di Amministrazione e dall’Assemblea nel corso del 2016.
Una ricerca “Enhanced energy transport in genetically engineered excitonic networks” pubblicata sulla rivista scientifica Nature Materials frutto della collaborazione dei ricercatori internazionali dei Dipartimenti di Fisica e Astronomia e del Laboratorio Europeo di Spettroscopie Non-lineari (LENS) dell’Università di Firenze e del Dipartimento di Chimica dell’Università di Perugia, dell’Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (INO-CNR), del centro di ricerca “Quantum Science and Technology in Arcetri” (QSTAR), del Massachussets Institute of Technology (MIT) e del Centro Ricerche Eni Donegani di Novara.
Lo studio per realizzare dispositivi solari ad elevata efficienza rientra nell’ambito della partnership tra l’azienda Eni e il MIT siglata nell’anno 2008.
E’ andata in onda su Rai3 la trasmissione Report dedicata ad alcune tematiche di interesse che hanno visto coinvolta direttamente l’azienda Eni. Come già accaduto in passato non è stata data la possibilità ad Eni di poter partecipare alla trasmissione per rispondere direttamente alle domande e alle questioni sollevate. Eni, inoltre, ha fornito un’ampia documentazione alla trasmissione per cercare di rendere il proprio operato il più trasparente possibile. Ciò nonostante solo una parte della documentazione condivisa con la redazione di Report è stata utilizzata per realizzare i servizi presentati in trasmissione.
Per chi volesse ampliare ulteriormente le questioni sollevate dalla puntata di Report può consultare in questa sezione tutti i dati e le informazioni utili a fornire delle risposte esaurienti.
Eni e Anadarko annunciano che, a seguito della firma dell’Unitization and Unit Operating Agreement (UUOA) e in pieno accordo con tutti i Concessionari dei progetti, è stata avviata l’unitizzazione per lo sviluppo dei giacimenti di gas naturale a cavallo tra le Aree 4 e 1 del bacino di Rovuma, nell’offshore del Mozambico. L’Area 4 è operata da Eni East Africa, mentre L’Area 1 è operata da Anadarko Mozambique Area 1 Ltd.
L’accordo riguarda gli straddling reservoirs a gas Mamba e Prosperidade, che si trovano rispettivamente nell’Area 4 e nell’Area 1 e che sono tra loro comunicanti. Secondo l’UUOA, lo sviluppo degli straddling reservoirs sarà eseguito inizialmente in maniera separata ma coordinata dalle due aree fino a quando non saranno prodotti 680 miliardi di metri cubi di riserve di gas naturale (340 miliardi di metri cubi per ognuna delle aree). Tutti gli sviluppi successivi saranno condotti congiuntamente dai Concessionari dell’Area 4 e dall’Area 1 attraverso un operatore che sarà frutto di una joint venture paritetica tra Eni East Africa e Anadarko Mozambique Area 1.
Eni ha firmato a Città del Messico con la Comisión Nacional de Hidrocarburos del Messico (CNH) un Production Sharing Contract (PSC) per lo sviluppo dei giacimenti ad olio di Amoca, Miztón e Tecoalli, che si trovano nella Baia di Campeche, nell’offshore del Messico.
Eni si era aggiudicata con la quota del 100% i diritti per lo sviluppo e lo sfruttamento dei tre giacimenti, che sono situati all’interno dell’Area 1, lo scorso 30 settembre a seguito di un’asta internazionale. I giacimenti si trovano in acque convenzionali a una profondità di 20-40 metri e a breve distanza dalla costa, in contesti operativi sui quali Eni ha una comprovata esperienza e opera nel mondo con elevata efficienza e bassi costi operativi.
Eni partecipa alla 25esima edizione di JOB&Orienta, il più grande salone nazionale dedicato ai temi di formazione e orientamento. La mostra-convegno (Fiera di Verona, 26 – 28 novembre) si pone come luogo d’incontro privilegiato tra il visitatore e il mondo del lavoro, della scuola e della formazione, con informazioni ed eventi utili all’orientamento dei giovani. In questo contesto Eni presenterà un ricco calendario di iniziative e appuntamenti rivolto a quanti hanno deciso di intraprendere un percorso di studio orientato al mondo dell’energia.
Il programma si apre con l’evento “Oil for Brain – energia, talento, opportunità”. Sul palco dell’Auditorium Giuseppe Verdi (giovedì 26 novembre, ore 10.30-11.30) Mario Tozzi, geologo, giornalista e studioso, percorrerà insieme ai suoi ospiti un viaggio attraverso storie di eccellenza, nei campi della scienza, della ricerca e dell’innovazione tecnologica.
Eni presenta la 14a edizione della World Oil and Gas Review, la rassegna statistica mondiale su riserve, produzione e consumi di petrolio e gas. Un’attenzione particolare è dedicata alla qualità dei greggi e all’industria della raffinazione.
Nel 2014 si è registrata una lieve crescita delle riserve di petrolio e di gas, con gli Stati Uniti che hanno evidenziato la variazione maggiore, grazie allo sfruttamento del petrolio non convenzionale (tight oil). Il paese è entrato per la prima volta tra i primi 10 detentori di riserve di petrolio e continua a progredire nella classifica dei detentori di riserve di gas.
Lo scorso 14 novembre, in occasione della XIV Settimana della Cultura d’impresa, l’Archivio storico di Eni è stato aperto. Un’occasione del tutto unica per poter scoprire documenti, oggetti, fotografie e filmati che raccontano la storia e l’heritage dell’azienda del cane a sei zampe.
E’ arrivata una nuova conferma per l’azienda ENI nel CDP Italy Climate Disclosure Leadership Index (CDLI), l’indice nel quale vengono inserite le migliori aziende quotate nazionali che si sono distinte per qualità e completezza di informazioni sulle tematiche sensibili del climate change e delle emissioni dei gas serra.
Il risultato ottenuto, con un punteggio massimo in termini di disclosure (100/100), è comprova dell’impegno annuale di ENI nel combattere i cambiamenti climatici e nell’applicare strategie operative eco-sostenibili.
Eni S.p.A. (“Eni‘) comunica che in seguito a quanto stabilito da CONSOB nella serata di ieri tramite provvedimento motivato si è realizzata la prima delle condizioni sospensive dell’efficacia dell’operazione avente a oggetto la cessione, da Eni in favore di Fondo Strategico Italiano (“FSI‘), subordinatamente al verificarsi di alcune condizioni sospensive, di una partecipazione nel capitale di Saipem S.p.A. (“Saipem‘) composta da n. 55.176.364 azioni ordinarie, pari al 12,5% del capitale sociale più un’azione, e già comunicata al mercato in data 28 ottobre 2015.
CONSOB ha infatti emesso un provvedimento motivato, ai sensi dell’art. 106, comma 6, del D.Lgs. n. 58/1998 (“TUF‘), per effetto del quale ha disposto che il prospettato acquisto della suddetta partecipazione da parte di FSI e la sottoscrizione del patto parasociale tra Eni e lo stesso FSI non comporta un obbligo di offerta pubblica di acquisto, essendo l’operazione riconducibile all’ipotesi di esenzione per “trasferimento … tra soggetti legati da rilevanti rapporti di partecipazione‘ di cui all’art. 106, comma 5, lett. b), del TUF.
Si apre oggi la VII conferenza Energythink, in programma presso il Dipartimento di Chimica dell’Università La Sapienza di Roma. La giornata di studio ed approfondimento che vede la presenza di Eni e Legambiente, entrambe impegnate nel Progetto Energythink – il futuro del Pianeta e gli scenari dell’Energia, è dedicata al tema della riconversione dei siti industriali, con un’attenzione specifica ai programmi di bonifica.
Partecipano alla conferenza Energythink gli studenti delle facoltà scientifiche e i giovani ricercatori. La manifestazione potrà contare sulla presenza di esperti internazionali provenienti dal mondo della ricerca e funzionari della amministrazione pubblica con esperienza nella gestione dei siti contaminati.
Eni ha effettuato una nuova scoperta a gas e condensati nell’offshore del Congo, nel prospetto esplorativo Nkala Marine, situato nel Blocco Marine XII, a circa 20 chilometri dalla costa e a 3 chilometri dal campo, già in produzione, di Nené Marine.
La scoperta, realizzata attraverso il pozzo Nkala Marine 1, è stimata con un potenziale di circa 250-300 milioni di barili di olio equivalente in posto. Durante la prova di produzione, il pozzo ha erogato oltre 300.000 metri cubi al giorno di gas con condensato associato. Il pozzo, perforato a una profondità d’acqua di 38 metri, ha incontrato un importante accumulo di gas e condensato nella sequenza geologica clastica pre-salina di età Cretacica inferiore, attraversando una colonna di idrocarburi di 240 metri.
Versalis e KBR hanno siglato un nuovo accordo di cooperazione mediante il quale l’azienda internazionale di tecnologia, ingegneria, approvvigionamento e costruzione KBR concede in licenza alcune tecnologie proprietarie alla società Versalis di Eni, produttore leader nel settore dei polimeri e degli elastomeri.
Le tecnologie concesse in licenza verrano utilizzate dall’azienda Versalis in diversi applicazioni industriali all’interno dei mercati degli imballaggi, degli elettrodomestici, dell’isolamento degli edifici, delle componenti di autovetture e giocattoli.
In relazione alla sottoscrizione del contratto di compravendita tra Eni S.p.A. (“Eni‘) e Fondo Strategico Italiano S.p.A. (“FSI‘), avente a oggetto la cessione da Eni in favore di FSI, subordinatamente al verificarsi di alcune condizioni sospensive, di una partecipazione nel capitale di Saipem S.p.A. (“Saipem‘) composta da n. 55.176.364 azioni ordinarie, pari al 12,5% del capitale sociale più un’azione, e già comunicata al mercato in data 28 ottobre 2015, Eni e FSI comunicano che il corrispettivo di acquisto della suddetta partecipazione sarà pari a complessivi Euro 463.238.681,60.
Il prezzo di ciascuna azione ordinaria di Saipem acquistata da FSI sarà dunque pari a Euro 8,3956.
Eni, assieme a Statoil, Sasol e ENH, si è aggiudicata, a seguito del “5° Licensing Round Competitivo del Mozambico”, i diritti di esplorazione e sviluppo del blocco offshore A-5A, nell’area del Mozambico denominata Angoche, nelle acque profonde del Bacino Settentrionale dello Zambesi, a circa 1.500 chilometri a nord est della capitale Maputo. Il blocco, che si estende su un’area complessiva di 5.145 chilometri quadrati ad una profondità d’acqua compresa tra 200 e 1.800 metri, si trova in un’area completamente inesplorata che il consorzio ritiene possa contenere ingenti risorse di idrocarburi.
Eni, attraverso la sua controllata Eni Mozambico, è l’operatore del Consorzio con una quota di partecipazione del 34%. Gli altri partner sono Statoil e Sasol con il 25,5% ciascuno e la società di Stato mozambicana Empresa Nacional de Hidrocarbonetos (ENH), con il 15%.