Eni: individuata tempestivamente effrazione ai danni dell’oleodotto Sannazzaro – Fiorenzuola
L’oleodotto è stato tempestivamente depressurizzato e il tratto interessato è stato isolato
L’oleodotto è stato tempestivamente depressurizzato e il tratto interessato è stato isolato
Eni conferma che si è verificato ieri alle ore 21:45 circa un tentativo di effrazione sull’oleodotto nell’area di Fiumicino. Nel corso dell’evento doloso la fuoriuscita del prodotto, carburate kerosene Jet A-1 per aviogetti, ha innescato un incendio.
Grazie al nuovo sistema vibro acustico di controllo recentemente installato da Eni, l’e-VPMS, è stato possibile rilevare intercettare il tratto di tubazione violata ed intervenire tempestivamente, svuotando la condotta.
Un nuovo tentativo di furto ai danni di Eni si è registrato nella serata del 14 agosto presso l’oleodotto di Trezzano sul Naviglio. Immediata l’attivazione del Dispositivo Emergenza Oleodotti e la presenza delle forze di pronto intervento che, giunte sul posto, hanno provveduto alla messa in sicurezza dell’impianto. Da tempo l’azienda Eni è soggetta ad episodi di danneggiamento e furti e collabora costantemente con le Forze dell’Ordine per cercare di arginare le problematiche di sicurezza per i suoi oleodotti.
Il nuovo sistema di monitoraggio vibroacustico di Eni installato sull’oleodotto Pantano – Fiumicino ha dimostrato di funzionare alla perfezione. Nella giornata di ieri, infatti, grazie all’attivazione delle procedure di emergenze del sistema di monitoraggio è stato possibile sventare un furto lungo un tratto di tubazione.
Il Dispositivo di Emergenza Oleodotti si è attivato alle ore 22.30 circa di sera rilevando un allarme localizzato. Sono stati avvertiti i carabinieri che giunti sul posto hanno rinvenuto un furgone contenente recipienti di kerosene (per una capienza di circa 3000 litri) ed un tubo utilizzato per il riempimento. All’arrivo dei carabinieri, i ladri si sono dati alla fuga, lasciando il furgone e la refurtiva abbandonati.
In riferimento al sequestro dell’oleodotto Civitavecchia-Seram all’Aeroporto di Roma Fiumicino, ordinato dalla Procura di Civitavecchia, Eni precisa che lo sversamento avvenuto nel mese di novembre è relativo ad un duplice tentativo di furto a danno dell’azienda. Eni si è attivata sin da subito affinchè lo sversamento potesse raggiungere le acque del mare e per favorire il risanamento dell’intera area interessata dal deflusso.
Si valutano, intanto, tutte le operazioni possibili per poter garantire l’approvigionamento presso l’Aeroporto di Fiumicino evitando ulteriori disagi.