28.07.08

Scaroni: contributo volontario contro caro greggio

Paolo Scaroni proporrà al prossimo Cda, previsto il 30 luglio, un contributo volontario di 200 milioni di euro al fondo di solidarieta’, istituito dal ministro dell’Economia nell’ambito della manovra finanziaria 2008.

 

“L’AD di Eni Paolo Scaroni proporrà al prossimo cda del 30 luglio il versamento di un contributo volontario di 200 milioni di euro al fondo di solidarietà istituito dal decreto legge del 25 giugno scorso nell’ambito della manovra finanziaria del governo. “Il contributo sarà impiegato per l’erogazione di aiuti eccezionali in presenza di situazioni di particolare necessità, di natura alimentare ed energetica, dei cittadini italiani”, ha detto il manager a margine di un convegno. Scaroni ha poi sottolineato che “si tratta di una liberalità una tantum”. Il contributo di Eni punta a dare un contributo alle famiglie italiane alla luce dei prezzi record raggiunti dalle materie prime (petrolio e gas) che stanno avendo effetti pesanti sui consumatori.”

 

Leggi l’articolo su “Reuters Italia” (07/07/2008): Eni propone versamento 200 mln a fondo solidarietà

25.07.08

Scaroni: costituito il Solar Frontiers Center

Paolo Scaroni ha annunciato la costituzione del Solar Frontiers Center presso il Massachusetts Institute of Technology. Il centro nasce per promuovere la ricerca multi disciplinare nelle tecnologie solari di prossima generazione.

“Il Gruppo Eni punta sempre di piu’ sulla ricerca nel campo dell’energia solare: l’ad del Gruppo Paolo Scaroni ha annunciato la costituzione dell’Eni Solar Frontiers Center presso il Massachusetts Institute of Technology. E’ il risultato dell’accordo firmato a febbraio fra Eni e Mit per una partnership strategica sulla ricerca di frontiera nel solare. “E’ una scommessa da 50 mln di dollari – ha detto Scaroni – siamo convinti che lo sviluppo del solare sia legato alla sostituzione dell’attuale tecnologia basata sul silicio con materiali che raccolgano l’energia solare in modo piu’ efficiente e meno costoso”. Il nuovo centro punta quindi a promuovere e accelerare la ricerca multidisciplinare nelle tecnologie solari di prossima generazione, tra cui le nano tecnologie, i materiali avanzati e la produzione di idrogeno attraverso l’energia solare. L’annuncio e’ stato fatto in occasione di un seminario al Politecnico di Milano dal titolo ‘Global Energy Challenges and Solutions’, a cui partecipano ricercatori di Eni, Mit e dello stesso Politecnico.”

Leggi l’articolo su “Agenzia Giornalistica Italiana” (07/07/2008): ENERGIA: SCARONI ANNUNCIA ENI SOLAR FRONTIERS CENTER

24.07.08

Eni: avviata la separazione funzionale per le società gas

Eni ha avviato la separazione funzionale per le società controllate che gestiscono le attività infrastrutturali nel settore gas, come previsto da una delibera dell’Autorità per l’energia.

“Eni ha avviato il processo di attuazione dei principi di separazione funzionale previsti dall’Autorita’ per l’energia elettrica e il gas (AEEG). Tale processo – si legge in una nota – riguarda le societa’ del gruppo che gestiscono le attivita’ infrastrutturali nel settore del gas oggetto di regolazione (trasporto, distribuzione, stoccaggio e GNL) che, a livello organizzativo, sono state separate funzionalmente dalle attivita’ di produzione e vendita. Il 27 giugno 2008, su indicazione di Eni, i Consigli di Amministrazione di Snam Rete Gas, Italgas e Stogit hanno individuato nella persona dell’Amministratore delegato il gestore indipendente, previsto dalla delibera 11/07, e deliberato la modifica degli statuti con l’inserimento di clausole relative agli obiettivi di neutralita’, non discriminazione ed efficienza nella gestione delle infrastrutture e delle informazioni commercialmente sensibili. Tali modifiche sono gia’ state approvate dalle assemblee di Italgas e Stogit il 30 giugno scorso. Il processo proseguira’ in coerenza con gli sviluppi del quadro regolatorio in materia e nei i tempi e con le modalita’ che saranno indicate dalla stessa AEEG nelle linee guida che verranno pubblicate nei prossimi mesi.”

Leggi l’articolo su “Agenzia Stampa Quotidiana Nazionale” (03/07/2008): ENI: AVVIA SEPARAZIONE SOCIETA’ ATTIVE NEL SETTORE GAS

21.07.08

Eni: rinnovato accordo Petrobras

Paolo Scaroni ha firmato con Jose’ Sergio Gabrielli, Presidente di Petrobras, il rinnovo del Memorandum of Understanding per la valutazione congiunta di iniziative integrate upstream-downstream, siglato nel 2007.

“Dopo una partenza debole trova la forza per accelerare Eni. I titoli del Cane a sei zampe avanzano al momento dello 0,86% a 23,53 euro. A sostenere i corsi azionari contribuisce il rinnovo del Memorandum of Understanding firmato a Madrid dall’Ad Paolo Scaroni con il presidente di Petrobras, Jose’ Sergio Gabrielli, per la valutazione congiunta di iniziative integrate upstream-downstream. Attraverso questo accordo, che peraltro è un rinnovo di quello precedente firmato nel 2007, Eni e Petrobras confermano la volontà di rafforzare i rapporti di collaborazione attraverso un’ulteriore intesa che rinnova e amplia la partnership tra le due società. Tra i punti salienti, così come fanno sapere i vertici del gigante italiano, vi è “la valutazione di progetti congiunti per la produzione e raffinazione di petrolio”. Il Cane a sei zampe metterà a disposizione di Petrobras la tecnologia Est (Eni Slurry Technology) per la conversione dei residui e dei greggi pesanti tipici dell’upstream brasiliano. La collaborazione prevede inoltre la realizzazione di studi congiunti di fattibilità per la produzione e la commercializzazione di biocarburanti, in Brasile e in paesi terzi, dedicando particolare attenzione “all’esame della sostenibilità sociale e ambientale dei progetti”.

Leggi l’articolo su “Milano Finanza”” (02/07/2008): Eni, rinnova il MoU con Petrobras e partecipa alla gara in Iraq

18.07.08

Scaroni: più infrastrutture per tariffe più basse

Paolo Scaroni ha dichiarato che un maggiore investimento in infrastrutture energetiche, porterebbe ad una riduzione delle tariffe per i consumatori.

“L’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni, ha invitato ad investire in infrastrutture per rendere l’Italia piu’ sicura negli approvvigionamenti, ma anche per arrivare ad avere tariffe piu’ basse per i consumatori. Per il manager dell’Eni, intervenuto ad un convegno del Gruppo lombardo della Federazione nazionale dei cavalieri del lavoro, “le infrastrutture, in materia energetica sono indispensabili anche per la nostra sicurezza. Piu’ infrastrutture energetiche realizziamo (gasdotti, rigassificatori, eccetera), piu’ ci affranchiamo dalla dipendenza nei confronti dei paesi produttori: rifornirci da piu’ produttori – ha spiegato l’ad dell’Eni – significa non solo aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti, ma anche avere prezzi piu’ bassi, perche’ creiamo piu’ concorrenza e piu’ mercato”. Piu’ in generale, ha concluso Scaroni, “lo sviluppo infrastrutturale non e’ un optinal, e’ una necessita’” e si e’ detto soddisfatto dell’accordo sulla Tav che da’ il via libera al progetto della Torino-Lione.”

Leggi l’articolo su “Agenzia Giornalistica Italiana” (30/06/2008): ENERGIA: SCARONI, PIU’ INFRASTRUTTURE PER RIDURRE TARIFFE

17.07.08

Paolo Scaroni: il più attivo tra i leader delle compagnie petrolifere

Paolo Scaroni è stato indicato dal Financial Times come il più attivo tra i leader delle compagnie petrolifere occidentali, mentre l’Università di Oxford lo ha nominato Visiting Fellow per il suo impegno e la sua esperienza nell’ambito della Corporate Reputation.

“Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni, è stato nominato “Visiting Fellow” al “Centre for Corporate Reputation” dell’Università di Oxford. Nel corso di una cerimonia che si è tenuta nel prestigioso ateneo, alla presenza del Rettore Lord Patterns of Barnes, sono stati designati più di sessanta Visiting Fellows rappresentanti di vari settori a livello internazionale, dall’industria al giornalismo al settore pubblico selezionati per la loro esperienza nell’ambito della Corporate Reputation. I “Visiting Fellows” si sono impegnati a contribuire personalmente attraverso le proprie competenze allo sviluppo e ai programmi di formazione del centro. Assieme all’Amministratore Delegato di Eni, sono stati inoltre nominati il Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, il Presidente della BT Sir Micheal Rake, il Presidente di JPMorgan Cazenove David Mayhew, il Direttore del Financial Times Lionel Barber e il Fondatore ed Editore della Breakingviews Hugo Dixon.”

Leggi l’articolo su “Kataweb News” (30/06/2008): Eni: Scaroni “Visiting Fellow” A Università Oxford

“Paolo Scaroni e’ stato, nello scorso anno, il piu’ attivo fra tutti i leader delle grandi compagnie petrolifere occidentali. Lo scrive oggi il Financial Times, sottolineando che Eni e’ stata protagonista di un’intensa campagna di acquisizioni, investendo in asset che spaziano dal Golfo del Messico alla Russia e acquisendo Burren Energy, una compagnia petrolifera indipendente quotata a Londra attiva in Congo e in Turkmenistan…”

Leggi l’articolo su “Milano Finanza” (30/06/2008): Eni: Scaroni il piu’ attivo tra leader big petroliferi (Ft)

07.07.08

Scaroni: 500 MLN per Robin tax

Paolo Scaroni, al termine della Relazione annuale dell’Antitrust, ha dichiarato che la Robin Hood Tax costerà ad Eni meno di 500 Mln di euro.

 

“La cosiddetta Robin Hood Tax costera’ all’Eni ”meno” di 500 milioni di euro. La valutazione giunge dall’amministratore delegato della societa’, Paolo Scaroni. Conversando con i giornalisti a margine della presentazione della Relazione annuale dell’Antitrust, a chi gli chiedeva se fosse corretta la stima di un impatto di 500 milioni di euro, Scaroni ha precisato che per l’Eni la tassa pesera’ ”meno”.

 

Leggi l’articolo su “Il Tempo” (24/06/2008): ENI: SCARONI, IMPATTO ‘ROBIN TAX’ INFERIORE A 500 MLN

20.06.08

Eni: acquistato il 57% di Distrigaz

Eni ha siglato l’intesa per l’acquisto del 57,243% del gruppo belga Distrigaz S.A. per 2,7 miliardi di euro.

“Mega acquisto dell’Eni. Il colosso petrolifero italiano ha conquistato Distrigaz, storico gruppo belga dell’energia. Per mandare in porto l’operazione, l’azienda guidata da Paolo Scaroni ha ceduto la rete del gas di Roma. Le tubature della capitale ai francesi. Il colosso italiano e Suez, la società francese a cui fa capo Distrigaz, hanno firmato giovedì una intesa che prevede la cessione al Cane a sei zampe del 57,243% del gruppo belga per 2,7 miliardi di euro. I base all’acordo sottoscritto Suez acquisirà da Eni attività per oltre 2,5 miliardi di euro, tra cui appunto la rete del gas della città di Roma: circa 5.300 chilometri di tubature cha attraversano la capitale e distribuiscono 1,5 miliardi di metri cubi l’anno di gas a 1,2 milioni di clienti. Gli altri asset ceduti dall’Eni ai francesi riguardano contratti a lungo termine per l’approvvigionamento di gas, diritti di ritiro di energia elettrica dalle centrali del gruppo italiano e partecipazioni in campi esplorativi. L’intesa è stata siglata a Bruxelles dall’amministratore delegato dell società italiana, Paolo Scaroni, e dal numero uno del gruppo francese Suez, Gerard Mestrallet, dopo il via libera del governo belga. «Ne esce rafforzata la nostra leadership in Europa nel settore del gas», è stato il commento di Scaroni. A favorire l’acquisto del gruppo belga da parte del gigante italiano è stato l’Antitrust europeo, che tra le condizioni per la fusione tra Suez e il colosso del gas francese Gaz de France aveva posto proprio la cessione di asset come la società belga. Distrigaz nel 2007 ha fatturato 4,3 miliardi di euro con un utile netto di 294 milioni di euro e vendite per 17 miliardi di metri cubi di gas.”

Leggi l’articolo su “Il Messaggero” (29/05/2008): Mega acquisto dell’Eni: presa la belga Distrigaz Venduta alla francese Suez la rete del gas di Roma

“Eni ha firmato oggi con Suez il contratto vincolante per l’acquisizione per cassa della partecipazione del 57,243% della società belga Distrigas S.A.. L’operazione è il risultato di un processo d’asta durato oltre 6 mesi che ha visto coinvolti tutti i principali operatori europei del settore. La quota oggetto dell’acquisizione è stata messa in vendita da Suez nell’ambito delle condizioni imposte dalla Commissione Europea per la fusione con Gaz de France. L’acquisizione di Distrigas rappresenta per Eni un risultato di assoluta rilevanza strategica che consente alla compagnia di consolidare la propria leadership europea nel gas. Eni si assicura così una posizione chiave in Belgio, nodo nevralgico del mercato del gas dell’Europa continentale grazie alla posizione geografica e all’alto grado di interconnessione delle reti di transito del gas dell’Europa centro settentrionale.”

Leggi l’articolo su “La Stampa” (29/05/2008): Eni acquisisce Distrigas

18.06.08

Eni: confermati Presidente e Amministratore Delegato

Il Governo ha confermato i vertici di Eni: Roberto Poli come Presidente e Paolo Scaroni come Amministratore Delegato.

“Confermati ai due colossi dell’energia Enel ed Eni amministratori delegati e presidenti. Conti e Gnudi guideranno l’Enel, mentre al “cane a sei zampe” resteranno Scaroni e Poli. I nomi scelti dal governo saranno proposti alle assemblee dei soci già convocate per l’11 e il 9 giugno ma l’elezione è scontata. Terzo mandato consecutivo invece alle Poste per Massimo Sarmi, amministratore delegato dal maggio 2002. Cambia invece il presidente delle Poste: Vittorio Mincato lascia il posto a Giovanni Ialongo.”

Leggi la notizia su “Repubblica” (29/05/2008): Confermati i vertici Eni ed Enel Alle Pt resta l’ad, cambia presidente

“Nessuna novità invece all’Eni e all’Enel dove sono stati confermati i tandem di vertice: Roberto Poli, presidente, e Paolo Scaroni, Ad, all’Eni, Piero Gnudi, presidente, e Fulvio Conti, Ad, all’Enel. Le pressioni della Lega e di An per ottenere posizioni di maggior potere e visibilità per esponenti “di area” non sono andate a buon fine. Le consultazioni sulla composizione dei consigli di amministrazione sono proseguite fino alla tarda serata di ieri, limite ultimo per la pubblicazione sui giornali delle liste. Alla fine le conferme sono state molte. All’Eni, oltre al presidente e all’Ad, restano in consiglio Mario Resca (Forza Italia) e Pierluigi Scibetta (An). Le novità sono il leghista Paolo Marchioni, un avvocato di Stresa che è consigliere provinciale del Verbano-Cusio-Ossola e che fa parte del Cda della Consip, e Paolo Colombo, un ricercatore della Bocconi che era presidente del collegio sindacale e che ha fondato con il banchiere d’affari Arnaldo Borghesi lo studio Borghesi-Colombo. Tra i consiglieri indicati dai fondi d’investimento nella loro lista figurano Alberto Clò e Marco Reboa (confermati) mentre Francesco Taranto passa dall’Enel all’Eni.”

Leggi l’articolo su “Il Sole 24 Ore” (30/05/2008): Il Tesoro conferma i vertici Eni ed Enel

16.05.08

Scaroni: propone una società europea per il gas

Paolo Scaroni ha proposto alla Commissione Europea la creazione di una holding per la gestione delle reti di distribuzione del gas in Europa. In tale società potrebbero confluire le maggiori compagnie del settore: Snam, E.On, Gdf, Suez e Omv.

“L’Eni mette sul tavolo della Commissione Ue il piano per la terza via all’unbundling e propone la creazione di una società delle reti energetiche europee. L’idea di Paolo Scaroni, che ieri ha visto in tutto riserbo la responsabile per la Concorrenza Neelie Kroes, è di aggirare i veti incrociati sullo spacchettamento della distribuzione dalla produzione attraverso la costituzione di una superholding continentale. Nella nuova entità potrebbero confluire, oltre alla Snam, gli altri big del settore, la tedesca E.On/Rhurgas, la francese Gdf/GrtGaz-Cfm, la belga Suez/Fluxys e l’austriaca Omv. Insieme, i cinque pezzi grossi potrebbero gestire un network a controllo prevalente pubblico da 709 mila chilometri e un trasporto annuo di 274 miliardi di metri cubi. Il cane a sei zampe ritiene che il processo di integrazione potrebbe anche essere graduale e portare i risparmi, il coordinamento degli investimenti e le efficienze auspicate da Bruxelles e dagli Stati membri. La signora Kroes risulta essere intrigata dall’idea italiana che, del resto, le toglierebbe parecchie castagne dal fuoco. Su mandato dei Ventisette, Palazzo Berlaymont ha intavolato una coppia di ricette per arrivare all’unbundling funzionale del gas: la prima prevede la separazione totale della proprietà delle reti dalla distribuzione dell’energia; la seconda affida la proprietà a degli operatori indipendenti di sistema (Iso). Nonostante la doppia scelta, l’iniziativa ristagna per l’assenza di un unico approccio europeo e per le differenti esigenze di esportatori (Olanda e Danimarca) e importatori di gas (Francia e Germania). Parigi e Berlino, oltretutto, sono apertamente restie a rinunciare al controllo diretto delle risorse.”

Leggi l’articolo su “La Stampa” (02/05/2008): Eni propone l’euro-rete del gas

12.05.08

Eni: risultati eccellenti nel primo trimestre

Il primo trimestre di Eni ha registrato ottimi risultati, con una crescita del 28,3% e un utile netto di 3,32 miliardi di euro. Paolo Scaroni spiega questo successo con la ottima performance industriale e ai prezzi elevati del petrolio.

“Nel primo trimestre 2008 Eni ha conseguito risultati eccellenti grazie alla solida performance industriale e agli elevati prezzi del petrolio”. Lo ha sottolineato Paolo Scaroni, ad del gruppo. Il manager ha aggiunto che “questi fattori sono stati attenuati dall’apprezzamento dell’euro e dallo sfavorevole scenario prezzi/costi nel business downstream. Stiamo realizzando la nostra strategia estraendo valore dalle acquisizioni del 2007 e focalizzandoci sul continuo miglioramento operativo in tutti i nostri business”.

Leggi l’articolo su “Agenzia Giornalistica Italiana” (24/04/2008): SCARONI: RISULTATI ECCELLENTI, VALORE DA ACQUISIZIONI

“Eni ha chiuso il primo trimestre con un utile netto in progresso del 28,3% a 3,32 miliardi di euro, una produzione di idrocarburi in rialzo del 3,6% a 1,796 milioni di barili al giorno e una crescita del 9,3% a 30,91 miliardi di metri cubi delle vendite di gas. Nel I trimestre «Eni ha conseguito risultati eccellenti grazie alla solida performance industriale ed agli elevati prezzi del petrolio. Fattori positivi attenuati dall’apprezzamento dell’euro e dallo sfavorevole scenario prezzi/costi nei business downstream». Così l’amministratore delegato Paolo Scaroni che aggiunge: «Stiamo realizzando la nostra strategia estraendo valore dalle acquisizioni del 2007 e focalizzandoci sul continuo miglioramento operativo in tutti i business»”.

Leggi l’articolo su “Il Sole 24 Ore” (24/04/2008): Scaroni: «Per Eni risultati eccellenti nel primo trimestre»

02.05.08

Scaroni: bisogna puntare su tecnologie e nuovi approcci culturali

Paolo Scaroni, ospite all’International Energy Business Forum, ha dichiarato che i fattori chiave su cui devono puntare le società energetiche sono innovazione tecnologica e nuovi approcci culturali.

“Tecnolgia all’avanguardia e cambio di approccio culturale: sono questi i due fattori chiave su cui devono puntare le societa’ energetiche internazionali se vogliono sopravvivere in un settore in profondo cambiamento. Questa la posizione espressa da Paolo Scaroni, ad di Eni, nel suo intervento all’International Energy Business Forum, un appuntamento che rientra nel quadro dell’International Energy Forum di Roma. “Negli anni Settanta – ha spiegato il manager – le compagnie internazionali controllavano quasi il 75% delle riserve globali e l’80% della produzione. Ora controllano solo il 6% delle riserve di petrolio e il 20% di quelle di gas mentre per la produzione le percentuali sono, rispettivamente, del 24% del 35%. Il resto e’ nelle mani delle compagnie nazionali”. Per sopravvivere al drastico cambiamento di scenario molto più’ favorevole alle compagnia nazionali dei Paesi produttori, le compagnie internazionali devono “profondamente ripensare il loro modello di business” e cercare nuovi modi per “aggiungere valore” grazie alla tecnologia e a un nuovo approccio culturale. Il primo dei due fattori, ha spiegato Scaroni, puo’ rappresentare “un vero vantaggio competitivo” perche’ determinante nell’estrazione delle risorse situate nelle acque profonde e ultra-profonde e per portare a compimento i progetti di Lng (gas naturale liquefatto) particolarmente impegnativi, cosi’ come per i greggi non convenzionali. Ma puo’ essere importante anche nei campi di petrolio cosiddetto “facile” giunti a maturita’ e che “le compagnie straniere potrebbero rivitalizzare” grazie alle loro capacita’ tecnologiche.”

Leggi l’articolo su “Agenzia Giornalistica Italiana” (20/04/2008): SCARONI: PUNTARE SU TECNOLOGIA E CAMBIO DI MENTALITA’

30.04.08

Eni: siglato l’accordo con il Qatar

Paolo Scaroni annuncia il nuovo accordo stilato tra Eni e Qatar per l’esplorazione e la produzione di idrocarburi.

 

“Eni e il Qatar hanno siglato un accordo per l’esplorazione e produzione di idrocarburi, “con l’obiettivo di sfruttare al meglio nuove o esistenti risorse di gas naturale e petrolio”. Lo ha annunciato l’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, durante una conferenza stampa nel corso dello IEF, dove ha incontrato il ministro per l’Energia del Qatar, Abdullah Bin-Hamad Al-Attiyah. In particolare, l’accordo, siglato tra Eni e Qatar Petroleum International, è di fatto un memorandum di understanding per “individuare nuove opportunità di investimento congiunto in progetti internazionali nel settore dell’esplorazione e produzione in idrocarburi”. Scaroni ha sottolineato come l’intesa sia “molto importante per lo sviluppo di una relazione stabile e duratura con il Qatar, che occupa il terzo posto al mondo per riserve di gas e gioca un ruolo di primo piano nello sviluppo del mercato del Gnl”. Al momento, non sono stati ancora determinati gli investimenti collegati all’intesa: “decideremo a seconda delle opportunità che emergeranno”, ha detto Scaroni. L’accordo siglato oggi, comunque, precisa l’a.d. del cane a sei zampe, “non prevede lo scambio di asset”, anche se non è esclusa la possibilità che Eni e QPI diano vita a progetti congiunti in Italia. Al-Attiyah, in modo ironico, ha spiegato che le attività in joint venture possono riguardare ogni parte del mondo e “anche della luna”. E “se possiamo andare sulla luna, figuriamoci in Italia”, ha risposto Scaroni.”

 

Leggi l’articolo su “Ansa” (20/04/2008): ENI, RAGGIUNTO ACCORDO CON QATAR

 

Guarda il video: Paolo Scaroni parla del rapporto tra Eni e il Qatar: Intervista a Paolo Scaroni alla firma del Memorandum of Understanding con Qatar Petroleum International

 

21.04.08

Scaroni: Intervista a “Mattino Cinque”

Paolo Scaroni, intervenuto telefonicamente nella trasmissione televisiva “Mattino Cinque”, ha ricordato il programma di Eni, in collaborazione con il MIT, di ricerca sul solare ed ha dichiarato di prevedere una riduzione del pezzo del pretrolio dal 2012.

“Eni scommette sul solare, “l’unica fonte rinnovabile che puo’ risolvere i problemi dell’umanita’”. Lo ha sottolineato Paolo Scaroni, ad del gruppo energetico, intervistato da Mattino Cinque, su Canale 5. “Abbiamo investito in un gigantesco programma di ricerca sul solare con l’universita’ americana del Mit”, ha ricordato il manager. “Ogni giorno – ha aggiunto – arriva sulla Terra dal Sole una quantita’ di energia che e’ migliaia di volte quella che consumiamo. Il problema e’ come catturarla e renderela fruibile”. Oggi pero’, “il solare non e’ conveniente perche’ costa circa 5-6 volte l’energia prodotta da idrocarburi. Evidentemente, gli investimenti che stiamo facendo in ricerca vogliono ridurre questo divario e puntare su questa energia abbondante e pulita”.

Leggi l’articolo su “Agenzia Giornalistica Italiana” (11/04/2008): SCARONI: TRA LE ENERGIE RINNOVABILI SCOMMETTIAMO SU SOLARE

“Il prezzo del petrolio nel medio termine scenderà e intorno al 2012 la quotazione del greggio dovrebbe attestarsi tra i 50 e i 60 dollari al barile. E’ quanto ha prospettato l’a.d. dell’Eni, Paolo Scaroni, intervenendo alla trasmissione Panorama del giorno. Scaroni ha indicato che “nel medio termine siamo abbastanza ottimisti, pensiamo che a partire dal 2012 il prezzo del petrolio scenda sotto i 60 dollari”. Tuttavia l’a.d. dell’Eni ha precisato che si tratta di previsioni che “possiamo anche sbagliare in quanto il prezzo del petrolio dipende da tanti elementi, tra cui la situazione geopolitica, che sono difficilissimi da prevedere”. Scaroni quindi ha spiegato le ragioni del forte apprezzamento del petrolio, alimentato dalla domanda delle economie emergenti di Cina e India e dal fatto che nel corso degli anni ’90 quando il petrolio quotava 10 dollari non si sono fatti investimenti. Inoltre un ruolo di primo piano è svolto dalla speculazione. Scaroni quindi ha sottolineato che con il rialzo delle quotazioni sono ”ripresi in modo frenetico” gli investimenti e nei prossimi anni l’effetto sarà di far scendere il prezzo del greggio.”

Leggi l’articolo su “Libero News” (11/04/2008): Oro nero/ Scaroni: il prezzo del petrolio scenderà sotto i 60 dollari nel 2012. E le rinnovabili…

18.04.08

Eni: sigla con l’Egitto un accordo per le centrali

Eni ha siglato un accordo con l’Egyptian Natural Gas Holding Company (Egas) e con l’Egyptian Electricity Holding Compagny (Eehc) per modernizzare delle centrali termoelettriche.

“Eni ha firmato oggi con l’Egyptian Natural Gas Holding Company e l’Egyptian Electricity Holding Company un memorandum of understanding per condurre uno studio di fattibilità sull’applicazione ad alcune centrali elettriche egiziane di tecnologie produttive di ultima generazione.Il memorandum è stato firmato dall’Amministratore Delegato di Eni, Paolo Scaroni, dal Presidente di Egyptian Natural Gas Holding Company, Mahmoud Latif, e dal Presidente di Egyptian Electricity Holding Company, Mohamad Mohamad Awad, alla presenza del Presidente del Consiglio italiano, Romano Prodi, del Ministro egiziano dell’Elettricità e dell’Energia, Hassan Younes, e del Ministro egiziano del Petrolio, Sameh Fahmy. “L’applicazione delle tecnologie prevista dal Memorandum – spiega Eni – porterà a un risparmio energetico di oltre il 20% (in termini di gas naturale non consumato) e importanti benefici dal punto di vista ambientale. Gli studi e le analisi di fattibilità valuteranno, infatti, l’impiego dei cicli combinati presso alcune centrali termoelettriche egiziane, con l’obiettivo di innalzarne significativamente il tasso di efficienza e conseguire risparmi di gas naturale”. Una parte del gas risparmiato “sarà poi destinata alla copertura dei costi dell’eventuale fase d’implementazione del progetto. L’incremento di efficienza delle centrali porterà anche alla riduzione delle emissioni di gas-serra”.

Leggi l’articolo su “Affari Italiani” (09/04/2008): Super-Eni/ Siglato un memorandum di studio per l’applicazione delle nuove tecnologie nelle centrali egiziane

“Eni ha siglato un memorandum d’intesa con l’Egyptian Natural Gas Holding Company (Egas) e con l’Egyptian Electricity Holding Compagny (Eehc) per uno studio di fattibilità sull’applicazione di tecnologie di ultima generazione ad alcune centrali elettriche egiziane. La firma è stata apposta dall’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, e dai rispettivi presidenti delle società egiziane alla presenza del premier italiano Romano Prodi e del ministro egiziano dell’Energia Hassan Younes. Le nuove tecnologie permetteranno un risparmio di gas di circa il 20% rispetto a quello attualmente consumato dagli impianti, con benefici tangibili dal punto di vista ambientale. «Pensiamo di entrare in fase operativa alla fine di quest’anno o all’inizio del prossimo», ha detto Scaroni. L’ impegno economico «dipenderà dai tempi, alla fine – ha aggiunto – sarà di qualche miliardo, ma noi anticipiamo i soldi e saremo ripagati dal gas risparmiato che sarà in parte destinato al mercato locale e in parte liquefatto ed esportato nel mondo». Gli studi e le analisi di fattibilità valuteranno l’impiego dei cicli combinati presso alcune centrali termoelettriche egiziane, con l’obiettivo di innalzarne il tasso di efficienza e conseguire risparmi di gas. Eni è il principale operatore petrolifero straniero in Egitto, dove è presente dal 1954.”

Leggi l’articolo su “Il Giornale” (09/04/2008): Eni, in Egitto rinnova le centrali